SMB Strategic Markets Bulletin
Il briefing settimanale sui mercati, con un focus strategico.
Il quadro macroeconomico USA della settimana del 19 maggio 2025 in sintesi
USA: resilienza sotto osservazione, la Fed prende tempo
La settimana appena conclusa ha confermato un quadro macroeconomico statunitense etichettabile come misto, con segnali di resilienza in alcuni settori e preoccupazioni persistenti in altri.
La narrativa dominante è rimasta quella di una Federal Reserve cauta, ben rappresentata dagli interventi di numerosi esponenti del FOMC: tra lunedì e giovedì, figure di peso come John Williams, Philip Jefferson, Raphael Bostic e Mary Daly hanno ribadito l’intenzione di mantenere i tassi fermi ancora a lungo, valutando con attenzione gli effetti delle recenti politiche fiscali e commerciali.
Nessuna apertura concreta a tagli imminenti: si parla, nella migliore delle ipotesi, di un primo allentamento non prima di settembre.
Nel frattempo, l’economia reale ha mandato segnali contrastanti.
Il mercato del lavoro ha mostrato una tenuta sorprendente, con richieste iniziali di sussidi di disoccupazione poco mosse e ancora su livelli coerenti con uno scenario di pieno impiego.
Tuttavia, l’indice CFNAI della Fed di Chicago è tornato in territorio negativo, indicando una crescita al di sotto della media storica, e anche l’attività manifatturiera in alcune aree (come il Texas) continua a contrarsi.
Sul fronte della fiducia, i PMI flash di maggio hanno sorpreso in positivo: sia il comparto servizi che quello manifatturiero sono tornati in espansione, suggerendo un certo dinamismo tra le imprese.
Il rovescio della medaglia arriva però dal consumatore, la cui fiducia continua a indebolirsi (lo conferma anche il sentiment Michigan), penalizzata da inflazione ancora percepita come elevata e da condizioni finanziarie più rigide.
Il settore immobiliare ha fornito spunti eterogenei.
Le vendite di case esistenti sono calate, complice il peso di tassi ipotecari prossimi al 7%, mentre le vendite di case nuove sono balzate dell’11%, segno che gli incentivi offerti dai costruttori – inclusi sconti e buy-down sui tassi – stanno sostenendo temporaneamente la domanda.
Tuttavia, la sostenibilità di questa ripresa resta incerta.
Infine, l’energia ha visto un inatteso accumulo di scorte settimanali di petrolio e distillati, suggerendo una domanda più fiacca del previsto e contribuendo a un tono debole dei prezzi del greggio.
La settimana si è chiusa con un discorso istituzionale di Lisa Cook, centrato sulla stabilità finanziaria, e uno più simbolico e non monetario di Jerome Powell, domenica 25, privo di contenuti rilevanti per i mercati.
L’impressione generale è che la Fed voglia guadagnare tempo, mantenendo un approccio attendista mentre l’economia si muove in un equilibrio delicato tra resilienza e fragilità.
Una analisi puntuale dei principali indicatori macro-economici della settimana scorsa
Lunedì 19 maggio – Giornata di dichiarazioni Fed
Le dichiarazioni rilasciate lunedì 19 maggio da diversi esponenti della Federal Reserve hanno confermato un orientamento cauto e attendista in materia di politica monetaria, raffreddando le aspettative di un taglio dei tassi durante l’estate.
John Williams, presidente della Fed di New York e vice presidente del FOMC, ha sottolineato che l’incertezza economica, alimentata in particolare dalle fluttuazioni dei dazi commerciali, sta inducendo famiglie e imprese a posticipare decisioni di spesa significative.
Ha dichiarato che la Fed manterrà il tasso di riferimento tra il 4.25% e il 4.5% per il resto dell’anno, adottando un approccio graduale e basato sui dati.
Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha espresso la preferenza per un solo taglio dei tassi nel 2025, affermando che sarà necessario attendere almeno tre-sei mesi per valutare l’impatto delle nuove politiche commerciali sull’economia.
Ha evidenziato che “c’è molta incertezza” e che è prudente attendere prima di apportare modifiche alla politica monetaria.
Philip Jefferson, vice presidente della Fed, ha dichiarato che l’istituto sta adottando un approccio “wait and see” per comprendere meglio le implicazioni delle recenti modifiche alle politiche fiscali e commerciali.
Lorie Logan, presidente della Fed di Dallas, ha partecipato a un panel sul ruolo crescente delle istituzioni finanziarie non bancarie nei mercati dei Treasury e del denaro, sottolineando l’importanza di monitorare questi sviluppi per comprendere meglio le dinamiche del sistema finanziario.
Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, ha partecipato a un evento presso l’Università del Minnesota, dove ha discusso delle sfide economiche attuali e della necessità di un approccio prudente nella definizione della politica monetaria.
Nel complesso, le dichiarazioni dei funzionari della Fed indicano una preferenza per mantenere i tassi invariati nel breve termine, con la possibilità di un primo taglio non prima di settembre.
Questa posizione riflette la volontà di monitorare attentamente l’evoluzione dell’economia e di evitare mosse premature che potrebbero compromettere la stabilità finanziaria.
Martedì 20 maggio – Ancora riflettori sulla Fed, con un occhio al petrolio
Le dichiarazioni dei membri della Federal Reserve del 20 maggio 2025 hanno confermato un orientamento prudente, con particolare attenzione all’incertezza politica e alle pressioni inflazionistiche.
Alberto Musalem, presidente della Fed di St. Louis, ha sottolineato che l’incertezza politica legata alle politiche commerciali e fiscali dell’amministrazione Trump sta avendo un impatto significativo sull’economia.
Ha affermato che questa incertezza potrebbe rallentare l’economia, poiché famiglie e imprese posticipano decisioni di spesa e investimento in attesa di maggiore chiarezza.
Musalem ha anche osservato che l’inflazione rimane al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed, con alcune aspettative di inflazione in aumento, suggerendo che l’attuale politica monetaria restrittiva è appropriata.
Susan Collins, presidente della Fed di Boston, ha partecipato a un evento “Fed Listens” a Keene, New Hampshire, dove ha discusso con stakeholder locali.
Sebbene non abbia fornito indicazioni specifiche sulla politica monetaria, l’evento ha evidenziato l’importanza di comprendere le prospettive regionali per informare le decisioni della Fed.
Adriana Kugler, membro del Board of Governors della Fed, ha tenuto un discorso di laurea presso l’Università della California, Berkeley.
Nonostante l’evento non fosse focalizzato sulla politica monetaria, la sua partecipazione riflette l’impegno della Fed nel coinvolgere diverse comunità e promuovere la comprensione delle sue funzioni.
Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha fornito osservazioni di apertura alla conferenza “Financial Intermediation In Transition” della Fed di Atlanta.
Sebbene non siano emerse nuove indicazioni sulla politica monetaria, Bostic ha ribadito l’importanza di monitorare attentamente l’evoluzione dell’economia e dei mercati finanziari.
Thomas Barkin, presidente della Fed di Richmond, ha parlato alla conferenza “Investing in Rural America”, evidenziando l’importanza degli investimenti nelle aree rurali per sostenere la crescita economica.
Anche se non ha fornito dettagli sulla politica monetaria, il suo intervento ha sottolineato l’attenzione della Fed alle dinamiche economiche regionali.
In parallelo, l’American Petroleum Institute (API) ha riportato un aumento inaspettato delle scorte settimanali di petrolio greggio negli Stati Uniti, con un incremento di 2499 milioni di barili, rispetto a una previsione di una diminuzione di 1850 milioni.
Questo dato ha sorpreso i mercati e potrebbe indicare una domanda più debole o un aumento dell’offerta, influenzando negativamente i prezzi del petrolio.
Nel complesso, le dichiarazioni dei funzionari della Fed e i dati sulle scorte di petrolio suggeriscono un contesto economico caratterizzato da incertezza politica, pressioni inflazionistiche persistenti e segnali contrastanti sulla domanda energetica.
La Fed sembra orientata a mantenere una politica monetaria restrittiva nel breve termine, monitorando attentamente l’evoluzione dell’economia e dei mercati.
Mercoledì 21 maggio – Fed ancora protagonista, ma spazio anche al petrolio e al mercato immobiliare
La giornata di mercoledì è stata dominata da nuovi segnali di prudenza da parte della Federal Reserve, in linea con quanto emerso nei giorni precedenti.
Mary Daly (Fed di San Francisco) e Beth Hammack (Cleveland) hanno entrambe sottolineato l’importanza di mantenere un approccio “wait and see” di fronte a un’inflazione ancora troppo elevata e a un’economia che mostra segnali misti.
Nessuna apertura esplicita a tagli imminenti, mentre l’accento è stato posto sulla dipendenza dai dati in arrivo.
Thomas Barkin (Fed di Richmond), parlando in un contesto più locale, ha evidenziato le difficoltà strutturali delle economie rurali americane, insistendo sulla necessità di investimenti mirati in formazione e infrastrutture come strumento per ridurre le disparità di crescita.
Sul fronte dei dati, il tasso medio sui mutui trentennali è salito al 6.92%, massimo da febbraio.
Secondo la Mortgage Bankers Association, ciò riflette l’aumento dei rendimenti dei Treasury e le preoccupazioni crescenti per inflazione e finanza pubblica.
Le richieste di mutui sono calate del 5.1%, segno che il settore immobiliare continua a risentire del livello elevato dei tassi.
Nel pomeriggio, l’EIA ha pubblicato i dati sulle scorte settimanali di petrolio, che hanno mostrato un aumento di 1.83 milioni di barili, in netta controtendenza rispetto alle attese di un calo.
In crescita anche le scorte di benzina (+945000 barili) e distillati (+379000).
I dati hanno pesato sul sentiment del mercato energetico, confermando una domanda fiacca e contribuendo alla debolezza dei prezzi del greggio.
Giovedì 22 maggio – Pioggia di dati importanti
Giovedì 22 maggio ha riportato finalmente i riflettori sui dati, dopo diverse sedute dominate dalle dichiarazioni della Federal Reserve.
Il quadro che ne è emerso è quello di un’economia americana ancora in espansione, ma con segnali crescenti di eterogeneità tra i diversi settori.
In apertura di giornata, l’indice di attività nazionale della Fed di Chicago (CFNAI) ha evidenziato un rallentamento dell’economia su base aggregata, scendendo a -0.25 in aprile rispetto al +0.03 rivisto di marzo.
La lettura negativa segnala un’attività al di sotto della media storica, con tre delle quattro categorie di indicatori che hanno fornito contributi sfavorevoli, in particolare produzione e occupazione.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, tuttavia, sono rimaste relativamente stabili, scendendo lievemente a 227000.
Il dato suggerisce che il mercato del lavoro rimane ancora robusto, nonostante le incertezze più ampie che stanno emergendo su altri fronti dell’economia.
Un segnale sorprendentemente positivo è arrivato dai PMI flash di maggio di S&P Global.
Sia il settore manifatturiero che quello dei servizi si sono portati a quota 52.3, superando la soglia dei 50 punti che separa espansione da contrazione.
Si tratta di un’accelerazione incoraggiante, che indica un miglioramento generalizzato nelle condizioni operative, con una ripresa di nuovi ordini e maggiore fiducia da parte delle imprese.
Più opaco, invece, l’aggiornamento dal mercato immobiliare: le vendite di case esistenti sono calate dello 0.5% ad aprile, attestandosi a un tasso annualizzato di 4 milioni di unità.
L’offerta sta lentamente aumentando, ma i tassi sui mutui ancora prossimi al 7% continuano a rappresentare un ostacolo all’acquisto, soprattutto per i nuovi acquirenti.
In serata, è tornato a parlare John Williams, presidente della Fed di New York e figura centrale nel FOMC.
Il suo discorso ha toccato principalmente temi tecnici legati alla gestione delle riserve bancarie, ma ha anche ribadito l’importanza degli strumenti della banca centrale nel garantire stabilità e liquidità.
Nessun segnale diretto sulla direzione dei tassi, ma la tonalità generale è apparsa coerente con l’approccio prudente emerso nei giorni precedenti.
Nel complesso, la giornata ha fornito un mix di segnali: da un lato un’economia che nel breve termine mostra una certa capacità di espansione, soprattutto nei servizi; dall’altro, indicatori che richiamano attenzione e cautela, specie sul fronte della domanda interna e della congiuntura industriale.
Venerdì 23 maggio – Vendite di case nuove e fiducia dei consumatori
La settimana si è conclusa con un inatteso segnale di vitalità dal mercato immobiliare statunitense.
Le vendite di case nuove ad aprile sono aumentate del 10.9% su base mensile, raggiungendo un tasso annualizzato di 743000 unità, il livello più alto dal febbraio 2022.
Questo dato ha superato le aspettative degli analisti, che prevedevano un calo a 693000 unità.
L’incremento è stato attribuito a riduzioni dei prezzi da parte dei costruttori e all’offerta di incentivi, come il buy-down dei tassi ipotecari, per attrarre acquirenti in un contesto di tassi di interesse ancora elevati.
Tuttavia, gli esperti avvertono che la sostenibilità di questa ripresa è incerta, a causa di fattori come l’aumento dei costi di costruzione e le persistenti preoccupazioni economiche.
Nel pomeriggio, la governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, ha tenuto un discorso focalizzato sulla stabilità finanziaria.
Ha osservato che la volatilità dei mercati registrata ad aprile, innescata da annunci di dazi più elevati da parte dell’amministrazione Trump, non ha causato disfunzioni significative nei mercati finanziari statunitensi.
Tuttavia, ha sottolineato che l’episodio rappresenta un caso di studio utile per migliorare la valutazione della stabilità del sistema finanziario.
Cook ha anche evidenziato che, sebbene famiglie e imprese siano generalmente in buone condizioni finanziarie, le famiglie a basso e medio reddito potrebbero essere vulnerabili a shock di reddito significativi, aumentando il rischio di default e perdite per i creditori.
Ha inoltre espresso preoccupazione per il settore immobiliare commerciale, che potrebbe affrontare sfide nel rifinanziamento dei prestiti a tassi più elevati.
Domenica 25 maggio – Il discorso di Jerome Powell
Nulla da segnalare in riferimento alle parole di Powell: il suo discorso, tenuto all’Università di Princeton in occasione della cerimonia del “baccalaureato”, si è concentrato principalmente su temi personali e di ispirazione per i laureati, senza affrontare direttamente questioni di politica monetaria o economica.
Powell ha sottolineato l’importanza dell’integrità personale e del servizio pubblico, incoraggiando i neolaureati a perseguire carriere che combinino successo professionale e contributo alla società.
Ha anche evidenziato il ruolo cruciale delle università americane come asset nazionale, invitando a non darlo mai per scontato.
Il punto sui mercati e sulla volatilità implicita
Scenario Attuale: consolidamento previsto, mercati in pausa tattica.
La scorsa settimana i mercati hanno seguito uno sviluppo in linea con le nostre attese. Dopo una prolungata fase di discesa, il VIX ha mostrato segnali di stabilizzazione, interrompendo il trend ribassista come da outlook tecnico. Parallelamente, anche l’S&P 500 ha registrato un fisiologico rallentamento, riflettendo dinamiche di consolidamento e prese di profitto dopo il rally delle settimane precedenti.
Vix
Nel breve termine, il VIX si mantiene su livelli stabili, confermando un contesto di bassa volatilità implicita. Anche in ottica più estesa, non si osservano al momento segnali che suggeriscano movimenti improvvisi o significativi. Questo quadro di stabilità continua a supportare il posizionamento pro-risk degli operatori.
S&P
Il principale benchmark statunitense ha chiuso la settimana con una flessione del -2,6%, attribuibile in larga parte a prese di beneficio piuttosto che a un cambio strutturale del trend. Il movimento rientra all’interno di un sano processo di consolidamento dopo l’ascesa recente. Il trend di medio periodo rimane costruttivo, con prospettive di ripresa già nella settimana entrante. Particolare attenzione al supporto chiave in area 5318 punti, livello dinamico che storicamente si è dimostrato particolarmente solido e mai infranto.
L’analisi stagionale continua a offrire indicazioni favorevoli per l’equity in questa fase. Storicamente, il periodo attuale si associa a performance positive per i principali indici statunitensi, complice anche un VIX compresso che fornisce un contesto tecnico favorevole a una prosecuzione del trend rialzista.
Calendario macroeconomico USA di questa settimana
Lunedì 26 maggio
Mercati chiusi per festività, non ci sono dati macro in programma.
Martedì 27 maggio
Ore 10:00 – Discorso di Neel Kashkari (Fed Minneapolis)
Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha recentemente sottolineato l’elevata incertezza economica, attribuendola in parte alle politiche tariffarie e alle pressioni inflazionistiche persistenti. È probabile che nel suo intervento ribadisca la necessità di mantenere una politica monetaria restrittiva fino a quando non vi saranno segnali chiari di un raffreddamento dell’inflazione. Gli investitori presteranno attenzione a eventuali indicazioni sul timing di un possibile allentamento monetario.
Ore 14:30 – Ordini di beni durevoli (aprile)
Dopo un aumento del 9.2% a marzo, trainato principalmente da ordini nel settore aerospaziale, le aspettative per aprile sono più moderate. Gli analisti prevedono un incremento più contenuto, con una possibile flessione negli ordini core (esclusi i trasporti), segnalando una cautela negli investimenti aziendali in un contesto di incertezza economica.
Ore 15:00 – Indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case (marzo)
L’indice ha mostrato una crescita annuale del 4.5% a febbraio, indicando una stabilizzazione del mercato immobiliare. Per marzo, si prevede una continuazione di questa tendenza, con aumenti modesti dei prezzi, sostenuti da una domanda resiliente e da un’offerta limitata, nonostante i tassi ipotecari elevati.
Ore 16:00 – Indice di fiducia dei consumatori del Conference Board (maggio)
L’indice ha registrato un calo a 86.0 ad aprile, il livello più basso in quasi cinque anni, riflettendo preoccupazioni per l’inflazione e il mercato del lavoro. Per maggio, si prevede una stabilizzazione o un ulteriore lieve calo, con i consumatori che continuano a esprimere incertezza sulle prospettive economiche future.
Ore 16:30 – Indice manifatturiero della Fed di Dallas (maggio)
L’indice ha toccato -35.8 ad aprile, il livello più basso dal 2020, indicando una contrazione significativa dell’attività manifatturiera in Texas. Per maggio, si attende una possibile lieve ripresa, ma l’indice potrebbe rimanere in territorio negativo, segnalando persistenti difficoltà nel settore a causa di fattori come l’aumento dei costi e l’incertezza sulla domanda.
Mercoledì 28 maggio
Ore 13:00 – Tasso MBA sui mutui trentennali
Il tasso medio sui mutui fissi a 30 anni rilevato dalla Mortgage Bankers Association sarà seguito con attenzione per capire se si consolida la recente tendenza al rialzo, tornata a superare il 7% nelle ultime settimane. Una prosecuzione di questa dinamica potrebbe continuare a pesare sull’attività nel settore immobiliare residenziale, in particolare sugli acquisti da parte dei first-time buyers. Anche i volumi delle richieste di rifinanziamento restano molto sensibili a questi movimenti.
Ore 20:00 – Verbali della riunione del FOMC (1° maggio)
I verbali forniranno ulteriore chiarezza sull’orientamento della Federal Reserve dopo la riunione in cui è stato confermato lo status quo sui tassi. L’attenzione sarà rivolta a qualsiasi dettaglio sul dibattito interno circa il timing del primo eventuale taglio, ma anche sui rischi percepiti relativi all’inflazione core e agli effetti delle politiche commerciali in via di definizione. In un contesto in cui la Fed ha scelto la cautela, anche piccoli accenti nel linguaggio potrebbero muovere i mercati.
Ore 22:30 – Scorte settimanali di greggio (API)
Dopo il dato sorprendente della settimana precedente, che ha mostrato un aumento di oltre 2.4 milioni di barili a fronte di attese per un calo, gli operatori energetici seguiranno con attenzione l’aggiornamento dell’American Petroleum Institute. Una nuova lettura sopra le attese potrebbe alimentare timori di debolezza nella domanda o eccesso di offerta, in un momento in cui il prezzo del greggio sta faticando a mantenersi sopra quota 75 dollari al barile. Riflessi possibili anche sul comparto azionario energetico.
Giovedì 29 maggio
Ore 14:30 – PIL USA (seconda stima, Q1)
La seconda lettura del PIL del primo trimestre sarà osservata per eventuali revisioni rispetto alla stima iniziale di crescita annualizzata pari all’1.6%, ben sotto le attese. I riflettori saranno puntati sulla domanda interna e sugli investimenti privati: un’eventuale revisione al ribasso rafforzerebbe l’ipotesi di un’economia in progressivo rallentamento, mentre una revisione al rialzo potrebbe ridare fiato ai timori “hawkish”.
Ore 14:30 – Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione
Dopo il recente aumento oltre quota 220000, il dato settimanale sarà importante per valutare se si sta consolidando una tendenza più strutturale nel mercato del lavoro. Un numero superiore alle attese potrebbe alimentare le aspettative di un ammorbidimento delle condizioni occupazionali, elemento chiave per il percorso dei tassi della Fed.
Ore 16:00 – Case in vendita in sospeso (pending home sales)
Indicatore anticipatore per il mercato immobiliare residenziale, è atteso in territorio negativo dopo un inizio d’anno contrastato. L’elevato livello dei tassi sui mutui e la scarsità di offerta continuano a frenare l’attività. Un dato debole confermerebbe le difficoltà di ripresa del comparto.
Ore 16:40 – Discorso di Austan Goolsbee (Fed Chicago)
Voce tendenzialmente “colomba”, Goolsbee potrebbe rafforzare il messaggio della cautela, soprattutto se i dati della giornata dovessero mostrare segnali di rallentamento. I mercati saranno sensibili a ogni riferimento al tempismo di un eventuale taglio dei tassi e alla valutazione della tenuta dell’economia reale.
Ore 18:00 – Scorte di greggio e benzina (EIA)
Il report settimanale dell’Energy Information Administration sarà particolarmente rilevante dopo il recente incremento inatteso delle scorte API. Se il dato confermasse accumuli consistenti di greggio e distillati, potrebbero tornare pressioni ribassiste sui prezzi petroliferi. Un calo inatteso, invece, potrebbe offrire un rimbalzo tecnico al comparto energetico.
Venerdì 30 maggio
Ore 14:30 – Nucleo prezzi PCE (core)
È il dato più atteso della settimana: si tratta della misura di inflazione preferita dalla Fed. A marzo, il core PCE ha mostrato una crescita mensile dello 0.3%, mantenendo il ritmo degli ultimi mesi. Un’altra lettura simile confermerebbe che l’inflazione si sta dimostrando persistente, rafforzando la linea attendista della Fed. Una sorpresa al ribasso, invece, potrebbe ravvivare le aspettative di un taglio dei tassi entro l’estate.
Ore 14:30 – Reddito e spese personali
I redditi personali dovrebbero segnare un moderato aumento, trainati dalla resilienza del mercato del lavoro. Le spese personali, tuttavia, saranno osservate più da vicino: una frenata potrebbe indicare che i consumatori stanno diventando più cauti, elemento coerente con i segnali di rallentamento nei consumi discrezionali emersi nei recenti earning del retail.
Ore 14:30 – Bilancia commerciale dei beni (preliminare)
Un ampliamento del disavanzo commerciale è probabile, dopo un marzo già negativo. L’attenzione sarà sul lato delle esportazioni, che potrebbero risentire della forza del dollaro e della domanda debole da Europa e Asia. Un disavanzo più ampio rappresenterebbe un freno alla crescita del PIL nel secondo trimestre.
Ore 14:30 – Inventari al dettaglio (escluse auto) e all’ingrosso (preliminari)
Questi dati offriranno indizi utili per il nowcasting del PIL. Un aumento degli inventari, specie nel canale all’ingrosso, potrebbe segnalare un rallentamento della domanda finale, mentre un calo potrebbe indicare una gestione più efficiente delle scorte in vista di una crescita moderata.
Ore 15:45 – Indice PMI Chicago (Fed)
Indice ad alta volatilità, utile come proxy del ciclo manifatturiero nel Midwest. A maggio è atteso poco mosso, ma una lettura sotto quota 45 consoliderebbe il quadro di debolezza emerso da altri distretti regionali (come Dallas), alimentando i timori di rallentamento industriale.
Ore 16:00 – Sentiment dei consumatori (finale, Univ. of Michigan)
La lettura preliminare ha sorpreso negativamente, scendendo a 67.4, con un netto peggioramento delle aspettative a 12 mesi. Il dato finale sarà cruciale per capire se il calo è confermato e se le aspettative di inflazione dei consumatori – elemento monitorato dalla Fed – stanno davvero risalendo. Un peggioramento ulteriore sarebbe un segnale preoccupante per la fiducia.
Trading operativo: il portafoglio delle strategie di Erere
Poco o nulla da segnalare, questa settimana, in merito al conto societario, che dopo aver rivisto una performance positiva nella giornata di giovedì, è ritornato a valori pressoché identici rispetto a venerdì scorso.
Sorte analoga per il conto test della strategia CFM, che ha messo a segno una piccola correzione, in linea con il comportamento dei mercati.
Non sono state fatte operazioni secondo la strategia TCMR, mentre abbiamo avuto il primo segnale operativo OOS per la strategia Short Term Directional SP500.
La posizione è aperta e potremmo avere un secondo segnale operativo nella giornata di martedì (lunedì 26 maggio, i mercati USA sono chiusi per festività).
Il focus settoriale della settimana
Retail USA: aspettative alte, prove decisive in arrivo
Il comparto retail statunitense si prepara a vivere una settimana cruciale, con un’ondata di trimestrali in arrivo da alcuni dei nomi più rappresentativi del settore.
Tra mercoledì 28 e giovedì 29 maggio sono attesi i risultati di aziende come Abercrombie & Fitch, Foot Locker, Guess, Burlington, Best Buy, Kohl’s e American Eagle, che offriranno una panoramica completa della domanda dei consumatori nel secondo trimestre.
Il contesto in cui arrivano questi dati è sfidante ma non privo di segnali incoraggianti.
Sul piano macroeconomico, le letture dei PMI flash di maggio suggeriscono che l’attività economica sta accelerando, soprattutto nei servizi.
Tuttavia, la fiducia dei consumatori resta debole, penalizzata da un’inflazione percepita ancora elevata e da condizioni creditizie meno favorevoli.
Nel frattempo, le vendite di case nuove hanno sorpreso al rialzo, segnalando una certa propensione alla spesa per beni durevoli, favorita da politiche di incentivazione da parte dei costruttori.
Il parallelo con il retail è interessante: anche qui, le aziende che riescono a offrire valore percepito, flessibilità e pricing competitivo potrebbero emergere più forti.
La stagione degli utili offrirà dunque un test cruciale per valutare se la domanda sta davvero tenendo o se la pressione sui margini, già evidente in alcune preview, è destinata ad accentuarsi.
Grande attenzione sarà riservata alla gestione degli inventari, alla tenuta delle vendite a prezzo pieno e alla capacità di attrarre clientela senza ricorrere a forti sconti.
In particolare, il mercato guarda a Foot Locker, dopo i warning lanciati nei mesi scorsi, per capire se il piano di rilancio sta iniziando a dare frutti.
Da Abercrombie & Fitch ci si attende la conferma di un percorso di crescita ben impostato, mentre su Guess e Kohl’s permane una forte incertezza legata alla pressione promozionale e alla redditività.
In sintesi, il settore è atteso alla prova dei fatti: i segnali macro sono misti, le aspettative del mercato alte, e la selettività degli investitori crescerà.
I prossimi giorni aiuteranno a distinguere chi sta capitalizzando sulle nuove abitudini di spesa e chi rischia invece di essere tagliato fuori.
ETF tematici da monitorare
XRT – SPDR S&P Retail ETF
Replica l’andamento di una selezione ampia e bilanciata di retailer statunitensi, ideale per catturare la rotazione settoriale in corso.
RTH – VanEck Retail ETF
Più concentrato sui big player della distribuzione, consente un’esposizione più difensiva e orientata ai consumi di base.
Gli earnings principali di questa settimana
Lunedì 26 maggio – Mercati chiusi per festività
Non sono previsti rilasci di earnings significativi.
Martedì 27 maggio – prima dell’apertura dei mercati
Autozone
Il consensus si aspetta un utile per azione in lieve crescita a 37 dollari, con ricavi attesi in aumento del 4.1% su base annua, a circa 4.41 miliardi. L’azienda continua a beneficiare del contesto favorevole alla manutenzione dei veicoli esistenti, anche se si osservano segnali di rallentamento nella clientela “fai-da-te”. Gli investitori valuteranno soprattutto la tenuta dei margini in un contesto di costi in risalita.
Dopo la chiusura dei mercati
Box Inc.
Dovrebbe riportare un EPS di 0.25 dollari su ricavi vicini ai 275 milioni. Il focus sarà sull’efficacia delle nuove funzionalità basate su intelligenza artificiale e sulla crescita dei ricavi ricorrenti, in particolare nel segmento enterprise. Un test importante per dimostrare la solidità del modello di business in una fase di trasformazione.
Mercoledì 28 maggio – Prima dell’apertura
Abercrombie & Fitch (ANF) annuncerà i risultati prima dell’apertura. Dopo un 2024 straordinario, il mercato guarda a segnali di tenuta della crescita, in particolare sul fronte dei margini. La base di confronto molto alta potrebbe rendere più difficile sorprendere positivamente, ma un’ulteriore espansione nel segmento femminile e nei mercati internazionali sarebbe ben accolta.
Dick’s Sporting Goods (DKS) ha già anticipato una crescita delle vendite comparabili del +4.5% nel primo trimestre, superiore alle attese. Il mercato ora cercherà conferme sulla dinamica dei margini e sull’andamento della domanda nei segmenti chiave come calzature e abbigliamento sportivo, in un contesto in cui i consumi mostrano segnali misti.
Photronics (PLAB), attiva nella produzione di maschere per semiconduttori e display, sarà osservata per gli aggiornamenti sulla domanda nel segmento IC logic e sulla capacità produttiva. L’interesse sarà anche sul fronte della guidance, dato che il ciclo dei semiconduttori mostra segnali di ribilanciamento.
Dopo la chiusura
Agilent Technologies (A) pubblicherà i conti dopo la chiusura. Il focus sarà sull’andamento della domanda nei segmenti farmaceutico e chimico, e sulla capacità di contenere i costi in un contesto ancora incerto per la spesa in strumenti di laboratorio. Le guidance precedenti sono state prudenti, quindi eventuali segnali di miglioramento potrebbero sorprendere positivamente.
Salesforce (CRM) è uno degli appuntamenti più attesi della giornata. Gli investitori vogliono vedere prove di un’accelerazione della crescita organica e un impatto concreto dalle integrazioni di AI nei prodotti. Attenzione anche ai margini operativi e al commento sulla domanda nel segmento enterprise.
e.l.f. Beauty (ELF) continua a stupire con tassi di crescita molto sopra la media del settore cosmetico. Anche stavolta le attese sono alte, ma la società potrebbe risentire di un confronto difficile e di un contesto promozionale più competitivo. La tenuta delle quote di mercato sarà un punto chiave.
HP Inc. (HPQ) affronterà il mercato con una domanda ancora fiacca nel segmento PC e incertezza nel printing. L’attenzione sarà rivolta ai segnali di ripresa nelle vendite commerciali e alle indicazioni sul mix di prodotti, ma lo scenario resta complesso.
Nvidia (NVDA) è senza dubbio l’appuntamento clou. Dopo la straordinaria corsa del titolo, il mercato si aspetta numeri eccezionali, in particolare nella divisione data center trainata dall’AI. Anche il minimo scostamento rispetto alle attese potrebbe avere impatti rilevanti, sia nel bene che nel male.
Pure Storage (PSTG), infine, sarà valutata per la capacità di cavalcare il trend di modernizzazione dell’infrastruttura dati. I margini lordi e l’adozione della nuova architettura FlashBlade sono i temi da tenere d’occhio, così come eventuali segnali di allargamento della base clienti enterprise.
Giovedì 29 maggio – Prima dell’apertura
Focus sul retail e sui consumi interni, con molte società chiamate a dimostrare resilienza in un contesto macro ancora fragile.
Build-A-Bear Workshop (BBW) arriva da un periodo di crescita sorprendente per una nicchia retail, sostenuta da iniziative di co-branding e vendite online. I riflettori saranno puntati sulla tenuta dei margini, in un trimestre solitamente debole per la stagionalità.
Bath & Body Works (BBWI) dovrà dimostrare che il focus su prodotti ad alto margine e il contenimento dei costi sta pagando, dopo un 2024 con segnali di rallentamento. Gli analisti monitoreranno anche il contributo del canale digitale.
Best Buy (BBY) ha recentemente alzato la guidance per l’anno, ma la domanda resta fragile nel segmento elettronica. Il mercato vuole conferme sul mix prodotti e sulla capacità di difendere i margini promozionali in un contesto competitivo.
Burlington Stores (BURL) è tra i pochi retailer off-price che ha faticato a tenere il passo con la concorrenza. Il recupero dei volumi e l’ottimizzazione dell’inventario saranno le chiavi per dimostrare che la strategia di rilancio sta funzionando.
Caleres (CAL), che controlla marchi come Famous Footwear e Naturalizer, sarà osservata per l’equilibrio tra vendite wholesale e dirette. Il focus sarà anche sull’eventuale impatto dei costi di trasporto e materie prime.
Foot Locker (FL) si presenta a un momento critico: il warning recente ha colpito duramente il titolo e ora serve un segnale di inversione. Il sentiment verso le vendite Nike sarà cruciale per capire le prospettive di recupero.
Guess (GES) continua a scontare una fase difficile in Nord America, mentre l’Europa e l’Asia restano più resilienti. Il mercato valuterà l’andamento delle licenze e dei franchising, oltre alla tenuta del margine lordo.
Hormel Foods (HRL) è attesa da un trimestre debole, complicato dal rialzo dei costi e da un calo della domanda in alcune linee a basso valore aggiunto. Attenzione anche al pricing power nel comparto proteico, dopo una fase di inflazione alimentare in rallentamento.
Kohl’s (KSS) continua a cercare un posizionamento stabile nel retail di massa. Le iniziative legate ai negozi Sephora sono un punto d’interesse, ma il trend delle vendite comparabili sarà il vero banco di prova.
Li Auto (LI) è attesa con numeri solidi sul fronte delle consegne, ma il mercato valuterà anche la guidance in vista della crescente concorrenza domestica in Cina e dell’impatto degli incentivi governativi sulle vendite EV.
Dopo la chiusura
Tocca a diversi big del tech e del consumo discrezionale, con attese alte soprattutto su AI, distribuzione e bellezza.
American Eagle Outfitters, dopo un trimestre difficile, cercherà di convincere il mercato con segnali di ripresa sul fronte e-commerce e vendite in store. Occhi puntati sul brand Aerie, da tempo motore della crescita.
Ambarella, fornitore di chip per visione artificiale, sarà scrutata per le prospettive nei settori automotive e sicurezza. Il mercato vuole capire se le applicazioni AI nei veicoli stanno cominciando a tradursi in ordini concreti.
Costco è un termometro del consumo americano. Si attende una crescita solida trainata da traffico costante e maggiore spesa per scontrino, con margini in lieve miglioramento grazie a efficienze operative.
Dell beneficia del ritorno di attenzione sul lato server e infrastruttura AI, dopo un lungo ciclo di debolezza nei PC. Qualsiasi revisione della guidance sarà letta come segnale anticipatore del tech industriale.
Nordstrom è attesa al varco dopo diversi trimestri opachi. Fondamentale valutare l’andamento delle vendite a prezzo pieno e l’effetto delle politiche promozionali, soprattutto nel segmento lusso accessibile.
Marvell dovrà confermare le aspettative di un’accelerazione nella seconda metà dell’anno, in particolare nel business data center. Gli investitori cercano visibilità sugli ordini AI e sui progressi nella transizione verso architetture custom.
Ulta Beauty chiude la giornata con conti che potrebbero ribadire la forza del beauty come settore difensivo. La domanda resta robusta, ma la concorrenza cresce. Margini e crescita dei brand emergenti saranno sotto la lente.
Venerdì 30 maggio
Non sono previsti rilasci di earnings significativi.