SMB Strategic Markets Bulletin di QuantOptions Academy

SMB Strategic Markets Bulletin

Il briefing settimanale sui mercati, con un focus strategico.

Quadro macro

Andamento generale dell’economia, PIL, occupazione, inflazione e fiducia dei consumatori

Andamento del PIL americano

Nel quarto trimestre del 2024, la crescita del prodotto interno lordo (PIL) reale ha registrato un rallentamento, attestandosi al +2.3% su base annua, rispetto al +3.1% del trimestre precedente.

Pur rimanendo in territorio positivo, il dato segnala un ritmo di espansione più contenuto rispetto ai mesi precedenti.

Questo risultato riflette dinamiche contrastanti: da un lato, si è registrato un incremento nella spesa dei consumatori e nella spesa pubblica, alimentato da politiche fiscali ancora espansive; dall’altro, si è osservata una contrazione degli investimenti privati, segnale di un clima di incertezza tra le imprese.

Le importazioni, che pesano negativamente nel calcolo del PIL, hanno subito una contrazione, contribuendo positivamente al dato aggregato.

Nel complesso, lo scenario attuale evidenzia una crescente dipendenza da fattori domestici per sostenere la crescita, in un contesto globale ancora fragile e frammentato.

Occupazione

Il tasso di disoccupazione è salito lievemente al 4.1% nel primo trimestre del 2025, rispetto al 3.9% dei mesi precedenti.

Sebbene il mercato del lavoro resti nel complesso solido, emergono segnali di fragilità in alcuni comparti, in particolare nei settori legati alla produzione e alla distribuzione di beni di consumo, colpiti dalla contrazione della domanda e da un aumento dei costi operativi.

Anche la crescita salariale ha mostrato segni di rallentamento, raffreddando le aspettative inflazionistiche ma ponendo interrogativi sulla tenuta della domanda interna.

Se questa tendenza dovesse proseguire, potrebbe incidere negativamente sulla fiducia dei consumatori e sulla loro propensione alla spesa.

Inflazione e prezzi al consumo

L’indice dei prezzi al consumo (CPI-U) ha mostrato a febbraio 2025 un incremento mensile dello 0.2%, in netto rallentamento rispetto al +0.5% registrato a gennaio.

Su base annua, l’inflazione si attesta al 2.8%, confermandosi in calo ma ancora leggermente al di sopra del target della Federal Reserve.

L’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, si mantiene stabile, segnalando una dinamica sottostante ancora da monitorare.

I maggiori contributi all’aumento dei prezzi provengono dall’alloggio e dai costi energetici, mentre i trasporti — in particolare le tariffe aeree e i carburanti — hanno registrato un calo significativo.

Questo andamento misto lascia spazio alla Fed per mantenere una posizione attendista, in attesa di segnali più chiari sull’evoluzione dell’inflazione.

Fiducia dei consumatori

A febbraio 2025, l’indice di fiducia dei consumatori ha registrato un calo marcato, scendendo a 98.3 punti (-7 punti rispetto al mese precedente), riflettendo un diffuso pessimismo sulle prospettive economiche future.

La componente delle aspettative si è portata al di sotto della soglia critica degli 80 punti, storicamente associata a segnali di possibile recessione entro i 6-12 mesi successivi.

Il calo della fiducia è stato particolarmente accentuato tra i consumatori di età compresa tra i 35 e i 55 anni e nei gruppi a reddito medio-alto, segmenti generalmente più reattivi agli sviluppi del mercato del lavoro e dell’inflazione.

Una diminuzione della fiducia in questi gruppi può avere un impatto immediato sul consumo discrezionale e sugli investimenti personali.

Mercati finanziari, materie prime e volatilità

Metalli preziosi

Settimana di consolidamento per i metalli preziosi. L’oro ha registrato una lieve flessione dello 0.74%, mentre platino e argento hanno subito ribassi più marcati, riflettendo un’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e una minore domanda di beni rifugio. Gli investitori sembrano attendere con cautela nuovi segnali macroeconomici, mantenendo posizioni prudenti.

Energia

Il prezzo del petrolio Brent si è mantenuto relativamente stabile (+0.22%), in un equilibrio precario tra le prospettive di rallentamento economico e il contenimento dell’offerta da parte dell’OPEC+. Le scorte globali restano su livelli gestibili, mentre la domanda è sostenuta principalmente da Asia e Stati Uniti.

Agricoltura

Nel comparto agricolo, i prezzi del frumento (+0.18%) e del riso (+0.83%) hanno mostrato resilienza, spinti da condizioni climatiche meno favorevoli in alcune aree produttive e da una domanda ancora sostenuta. Il cacao, invece, ha registrato una netta flessione (-3.79%), complice una normalizzazione della supply chain in Africa occidentale dopo le recenti tensioni logistiche.

Analisi del VIX e strategia di mercato

Indice di volatilità VIX

Le nostre previsioni statistiche indicano una concreta possibilità di ulteriore calo del VIX nei prossimi 30 giorni, sostenuto da un sentiment di mercato più stabile e da un rinnovato interesse per gli asset rischiosi. La compressione della volatilità può offrire un contesto favorevole alla pianificazione di strategie di medio termine, soprattutto per chi utilizza strumenti derivati a fini difensivi o direzionali.

Strategia di mercato

La fase attuale, caratterizzata da una volatilità in calo e da segnali di stabilizzazione macroeconomica, apre una finestra temporale interessante per prendere posizione su asset con potenziale di crescita, in particolare nel contesto stagionale storicamente favorevole che si estende fino al 4 aprile. Le prossime settimane rappresentano una fase strategica per definire piani di investimento. Con un panorama economico incerto ma con segnali positivi, è essenziale un approccio bilanciato e focalizzato su settori resilienti come tecnologia, energia e beni di prima necessità. Il momento richiede attenzione, ma offre anche opportunità significative per chi è pronto a leggere correttamente i segnali di mercato.

Calendario macroeconomico USA di questa settimana

Lunedì 24 marzo

  • 14:45 CET: indice PMI manifatturiero di S&P Global per marzo; le previsioni indicano un valore di 51.9, in calo rispetto al 52.7 del mese precedente;

  • 14:45 CET: indice PMI servizi di S&P Global per marzo, con una previsione di 51.5, in aumento rispetto al 51.0 di febbraio;

  • 15:10 CET: intervento del vicepresidente della Federal Reserve per la supervisione, Michael Barr.

Martedì 25 marzo

  • 14:00 CET: indice S&P CoreLogic Case-Shiller dei prezzi delle case per gennaio;

  • 15:00 CET: vendite di nuove abitazioni per febbraio;

  • 15:00 CET: indice di fiducia dei consumatori del Conference Board per marzo;

  • 15:00 CET: indice manifatturiero della Fed di Richmond per marzo.

Mercoledì 26 marzo

  • 13:30 CET: ordini di beni durevoli relativi a febbraio. Questo indicatore misura il valore totale degli ordini ricevuti dai produttori per beni durevoli, fornendo insight sulla salute del settore manifatturiero e sulle prospettive di spesa per beni strumentali;

  • 15:30 CET: rilascio dei dati settimanali sulle scorte di petrolio greggio da parte dell’Energy Information Administration (EIA). Questi dati offrono indicazioni sulle variazioni delle riserve di petrolio negli Stati Uniti, influenzando i mercati energetici e le aspettative sui prezzi del petrolio.

Giovedì 27 marzo

  • 13:30 CET: Prodotto Interno Lordo (PIL) annualizzato per il quarto trimestre del 2024. Questo dato fornisce una misura dell’attività economica complessiva del paese nel periodo considerato.;

  • 13:30 CET: richieste iniziali di sussidi di disoccupazione settimanali. Questo indicatore offre informazioni sulla situazione attuale del mercato del lavoro statunitense;

  • 15:00 CET: vendite in corso di abitazioni per febbraio. Questo dato riflette il numero di contratti firmati per l’acquisto di case esistenti, fornendo indicazioni sulla salute del mercato immobiliare.

Venerdì 28 marzo

  • 13:30 CET: Pubblicazione dell’Indice dei Prezzi PCE Core per febbraio. Questo indicatore misura la variazione dei prezzi dei beni e servizi esclusi alimenti ed energia, ed è attentamente monitorato dalla Federal Reserve per valutare le pressioni inflazionistiche sottostanti;

  • 13:30 CET: Rilascio dei dati sulla Spesa Personale per febbraio. Questo dato riflette le variazioni nella spesa dei consumatori per beni e servizi, offrendo indicazioni sulla domanda interna e sulla fiducia dei consumatori.

  • 15:00 CET: Pubblicazione dell’Indice di Fiducia dei Consumatori dell’Università del Michigan per marzo. Questo indicatore fornisce informazioni sul sentiment dei consumatori riguardo alla situazione economica attuale e alle prospettive future.

Canada

  • 13:30 CET: Pubblicazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) mensile per gennaio. Questo dato offre una misura dell’attività economica complessiva del paese nel periodo considerato.

Trading operativo: il portafoglio delle strategie di Erere

Settimana di lieve recupero per le strategie in opzioni applicate ai portafogli di Erere.

In buon recupero il conto societario, sebbene i massimi di dicembre 2024 siano ancora un lontano ricordo.

Stiamo lavorando al contenimento della volatilità dei rendimenti, cercando di ripristinare un andamento più morbido dell’equity line, fattore ancora più importante della profittabilità.

Alcune posizioni risultano ancora troppo sovrappesate sul portafoglio complessivo, e andranno progressivamente alleggerite.

Buon recupero sul conto test della strategia CFM, che però continua, in questa fase, a muoversi praticamente in parallelo con il benchmark.

La strategia di breve sull’indice S&P500 è nelle fasi finali di affinamento, e non appena possibile verrà pubblicata l’equity line in-sample definitiva. Immediatamente dopo, cominceremo a monitorarne una out-of-sample.

equity conto societario di Erere al 21 marzo 2025
equity line strategia CFM al 21 marzo 2025
equity strategia long call SPX

Gli earnings principali di questa settimana

Lunedì 24 marzo

KB Home (KBH) – dopo la chiusura

La società è uno dei principali costruttori residenziali negli Stati Uniti, attivo in particolare nel segmento delle abitazioni unifamiliari destinate a clienti first-time. Il modello di business è focalizzato sulla costruzione su ordinazione (built-to-order), con una forte attenzione alla personalizzazione e alla gestione diretta dei costi di costruzione. Opera in aree metropolitane ad alta crescita, con particolare esposizione a California, Texas, Arizona e Florida.

Negli ultimi trimestri KB Home ha beneficiato del limitato inventario immobiliare e della crescente domanda abitativa, ma ha anche dovuto affrontare pressioni sui margini derivanti dall’aumento dei costi dei materiali e dall’inasprimento delle condizioni creditizie. I dati preliminari indicano che il backlog è in contrazione rispetto all’anno precedente, riflettendo un ritmo di vendite più lento ma in miglioramento rispetto ai minimi del 2023.

Il mercato attende una trimestrale solida ma con margini sotto controllo. L’attenzione sarà rivolta soprattutto alla guidance per il primo semestre 2025, con focus su nuove commesse, pricing power e andamento dei tassi di cancellazione. Possibili sorprese positive se l’azienda riuscirà a mostrare tenuta degli ordini netti e stabilità nei costi di costruzione.

Il settore dei costruttori residenziali si trova in un contesto misto: da un lato la domanda abitativa resta strutturalmente solida, dall’altro l’incertezza sui tassi e i segnali di raffreddamento economico potrebbero frenare la propensione all’acquisto nel breve periodo. KB Home, per la sua esposizione geografica e il suo modello flessibile, rimane tra i titoli più seguiti per testare il sentiment nel settore immobiliare.

Martedì 25 marzo

Core & Main (CNM) – prima dell’apertura

Core & Main è uno dei principali distributori nordamericani di prodotti e soluzioni per le infrastrutture idriche, fognarie e di protezione antincendio. Serve principalmente clienti pubblici e utility municipali, oltre a imprese di costruzione civile e appaltatori. Il modello di business si basa su un’ampia rete logistica, presenza locale capillare e una forte componente di relazioni con enti pubblici e fornitori.

Negli ultimi trimestri la società ha beneficiato della ripresa della spesa infrastrutturale, supportata anche da programmi federali e statali. Tuttavia, il ciclo degli ordini ha mostrato segnali di normalizzazione dopo un periodo di domanda eccezionalmente forte nel 2021-2022. I margini sono stati sostenuti da un efficace controllo dei costi e da una maggiore efficienza operativa, anche se l’aumento del costo del capitale ha pesato sul ritmo di acquisizioni.

Gli investitori guarderanno con attenzione ai ricavi organici, alla resilienza dei margini lordi e all’andamento delle vendite nei segmenti legati ai progetti pubblici. Importante anche il commento sul contesto competitivo, in particolare sul fronte dei prezzi e della disponibilità dei materiali.

Il settore infrastrutturale rimane strategico e difensivo, soprattutto in un contesto di rallentamento ciclico. Core & Main si distingue per la sua capacità di integrare acquisizioni e per la stabilità della domanda nei servizi essenziali. Resta però da monitorare l’eventuale compressione dei multipli in caso di revisione al ribasso della crescita nel breve periodo.

Canadian Solar (CSIQ) – prima dell’apertura

Canadian Solar è uno dei principali produttori globali di moduli fotovoltaici e fornitore di soluzioni per l’energia solare integrata. Opera sia nella produzione e vendita di pannelli solari, sia nello sviluppo, costruzione e gestione di impianti utility-scale. La presenza è fortemente internazionale, con attività produttive in Cina e progetti distribuiti tra Nord America, Sud America, Europa e Asia-Pacifico.

Il 2024 è stato un anno difficile per l’intero settore solare, penalizzato da eccesso di capacità produttiva in Asia, calo dei prezzi dei moduli e rallentamento dei progetti a causa dell’aumento dei tassi d’interesse. Canadian Solar ha risentito di queste dinamiche, con una compressione dei margini e pressioni sul free cash flow, nonostante la crescita dei volumi e il buon andamento delle attività di project development.

Il mercato guarda con attenzione alla trimestrale per capire se si sta formando una base di ripartenza, in particolare per quanto riguarda il pricing, la domanda negli Stati Uniti e il portafoglio ordini della divisione Recurrent Energy. Sarà rilevante anche la visibilità sulla capacità produttiva pianificata per il 2025 e la marginalità sui nuovi progetti in fase di commissioning.

Il settore resta esposto a forte ciclicità e volatilità, ma CSIQ conserva un vantaggio competitivo grazie all’integrazione verticale e alla diversificazione geografica. Il titolo è tra quelli più sensibili a eventuali sorprese positive legate a riforme fiscali green, riduzione dei tassi o miglioramento delle condizioni nel mercato cinese.

GameStop (GME) – dopo la chiusura

GameStop è una catena retail specializzata nella vendita di videogiochi, console e accessori, con un forte riconoscimento del marchio tra i consumatori. Negli ultimi anni ha cercato di trasformarsi in un’azienda più snella e digitale, puntando su e-commerce, prodotti da collezione e, in passato, anche su iniziative legate al mondo crypto e NFT, poi ridimensionate.

La società è diventata nota al grande pubblico anche per la sua anomala volatilità legata al fenomeno “meme stock” tra il 2021 e il 2022. Tuttavia, al di là delle dinamiche speculative, l’attività core continua a dover affrontare sfide strutturali: calo delle vendite retail fisiche, maggiore competizione da parte di piattaforme digitali e scarsa redditività operativa.

I risultati trimestrali sono attesi con un certo scetticismo. L’attenzione si concentra sul trend delle vendite comparabili, sull’evoluzione dell’inventario e su eventuali segnali di svolta nella strategia commerciale. Rilevante anche l’andamento del cash flow, data la continua erosione del modello tradizionale e l’assenza di catalizzatori evidenti nel breve termine.

GameStop resta un titolo ad alta volatilità, con forti oscillazioni legate al sentiment retail più che ai fondamentali. Qualsiasi indicazione su tagli dei costi, razionalizzazione della rete fisica o nuove iniziative digitali potrebbe però riaccendere temporaneamente l’interesse speculativo.

Mercoledì 26 marzo

Dollar Tree (DLTR) – prima dell’apertura

Dollar Tree è una catena statunitense di discount retail focalizzata su prodotti a basso costo, tipicamente venduti a prezzi fissi o in fasce molto contenute. La società opera con due principali insegne: Dollar Tree, orientata al prezzo fisso, e Family Dollar, che adotta una strategia più flessibile di scontistica nei quartieri a basso reddito. Il modello si basa su un’ampia rete di punti vendita e una proposta di valore incentrata sulla convenienza.

Negli ultimi anni l’azienda ha affrontato una fase di transizione complessa, tra ristrutturazione operativa, aggiornamenti della strategia di prezzo e difficoltà nella gestione di Family Dollar, che ha mostrato performance deludenti in confronto alla parte core Dollar Tree. I margini sono stati messi sotto pressione dall’inflazione dei costi logistici e dalla necessità di investimenti per rilanciare la customer experience e l’efficienza della supply chain.

Gli analisti guarderanno con attenzione ai risultati di vendita comparabile (same-store sales) e all’evoluzione dei margini operativi, soprattutto nel segmento Family Dollar. Importanti anche eventuali aggiornamenti sul piano di ristrutturazione in corso, che prevede la chiusura di centinaia di negozi poco redditizi. Possibile focus anche sul mix merceologico e sulla gestione degli inventari.

Il contesto macro, con consumatori più attenti alla spesa e tassi ancora elevati, gioca a favore del canale discount, ma la capacità di esecuzione resta centrale per riaccendere la fiducia del mercato. Dollar Tree ha potenziale, ma deve dimostrare continuità operativa e disciplina strategica dopo anni di alti e bassi.

Dermira (DERM) – dopo la chiusura

Dermira è una società biofarmaceutica focalizzata sul trattamento di malattie dermatologiche, in particolare patologie infiammatorie della pelle come dermatite atopica, acne e sudorazione eccessiva (iperidrosi). Il portafoglio è composto sia da farmaci in commercio che da candidati in fase di sviluppo clinico, con un approccio orientato alla medicina specialistica e al mercato statunitense.

L’azienda ha avuto uno sviluppo altalenante negli ultimi anni, caratterizzato da collaborazioni strategiche, attività di licensing e un’acquisizione da parte di Eli Lilly conclusa nel 2020. Tuttavia, il ticker DERM è successivamente riapparso sui mercati, associato a una nuova entità focalizzata sul rilancio del franchise dermatologico.

Al momento, Dermira è una small cap ad alto rischio, con pipeline incentrata su poche molecole e una forte dipendenza dai risultati clinici e dalle approvazioni regolatorie. I conti trimestrali riflettono una struttura ancora in fase di consolidamento, con spese di R&D elevate rispetto ai ricavi e un cash burn significativo.

Gli investitori seguiranno con attenzione eventuali aggiornamenti clinici, accordi di partnership e indicazioni sulla solidità finanziaria, in particolare sulla durata della cassa. In assenza di entrate rilevanti, il titolo resta altamente speculativo e sensibile a ogni notizia riguardante la pipeline o possibili operazioni straordinarie.

Il settore biotech resta in una fase selettiva, e Dermira si posiziona come un titolo di nicchia, adatto a profili di rischio elevato o strategie event-driven in ambito healthcare.

Chewy (CHWY) – prima dell’apertura

Chewy è una piattaforma di e-commerce specializzata nella vendita di prodotti per animali domestici. Offre una gamma ampia di alimenti, farmaci, accessori e servizi digitali, con un modello orientato alla fidelizzazione tramite sottoscrizioni, consegne automatiche e assistenza clienti molto curata. Il core business è statunitense, ma la società ha iniziato a esplorare opportunità internazionali.

Dopo il boom della pandemia, il tasso di crescita si è normalizzato. I ricavi continuano ad aumentare ma a un ritmo più contenuto, mentre la marginalità resta sotto osservazione. L’azienda ha lavorato per migliorare l’efficienza logistica e ridurre la dipendenza da promozioni aggressive, ma il contesto di inflazione e rallentamento dei consumi ha pesato sulla spesa media per cliente.

Il focus degli investitori è sul tasso di crescita degli utenti attivi, sulla retention degli abbonamenti “autoship” e sull’evoluzione del margine EBITDA, che rappresenta una metrica chiave per valutare la sostenibilità del modello. Da monitorare anche la nuova divisione healthcare, che potrebbe diventare un importante driver di crescita se integrata con successo.

Il settore pet care resta strutturalmente in crescita, ma Chewy deve dimostrare di saper proteggere le quote di mercato in un contesto competitivo sempre più affollato, anche da parte di player generalisti come Amazon e Walmart. La qualità della customer base è un punto di forza, ma l’esecuzione operativa e il contenimento dei costi saranno centrali per attrarre nuova fiducia da parte del mercato.

Concentrix Corp. (CNXC) – dopo la chiusura

Concentrix è una società specializzata in servizi di customer experience (CX) e soluzioni tecnologiche per il supporto clienti, il marketing digitale e la gestione dei processi aziendali (BPO). Opera a livello globale, servendo clienti in settori come tecnologia, telecomunicazioni, finanza, sanità e retail. Il modello di business si basa su contratti a lungo termine e su una rete operativa distribuita in decine di paesi.

Nel 2023 Concentrix ha completato la fusione con Webhelp, un’operazione strategica che ha rafforzato la presenza in Europa e in mercati emergenti, creando una delle principali realtà mondiali nel settore CX. L’integrazione ha comportato un aumento temporaneo dei costi, ma anche significative sinergie attese sia in termini di ricavi che di efficienza operativa.

Il mercato guarda con attenzione ai risultati post-fusione: saranno centrali la crescita organica, l’andamento dei margini operativi e l’evoluzione del debito netto. Importanti anche eventuali aggiornamenti sulla razionalizzazione dell’offerta e sulla penetrazione nei servizi ad alto valore aggiunto, come l’intelligenza artificiale applicata al customer support.

Il settore è in espansione, trainato dalla digitalizzazione e dalla crescente esternalizzazione dei servizi di supporto, ma resta esposto alla pressione sui prezzi e alla variabilità della domanda aziendale. Concentrix ha il potenziale per consolidare la sua posizione tra i leader globali, ma il percorso dipende dalla capacità di integrare Webhelp in modo efficace e profittevole.

Giovedì 27 marzo

Lululemon Athletica (LULU) – dopo la chiusura

Lululemon è un marchio premium di abbigliamento tecnico e lifestyle, noto per la sua forte presenza nel segmento athleisure. L’azienda è partita dal mondo yoga e fitness femminile, ma ha progressivamente ampliato l’offerta a uomo, accessori, e abbigliamento da performance in generale. Il modello si basa su retail diretto, e-commerce e una strategia di brand molto curata, con margini superiori alla media del settore.

Negli ultimi anni ha mantenuto una crescita solida sia in Nord America che a livello internazionale, spinta da espansione geografica, lancio di nuove linee (come la scarpa tecnica e l’outerwear) e una clientela fidelizzata con forte potere d’acquisto. Tuttavia, il contesto macro più debole, in particolare negli USA, ha sollevato dubbi sulla sostenibilità della crescita a doppia cifra e sulla tenuta dei margini lordi.

Il mercato si concentra sul trend delle vendite comparabili, sul peso del canale digitale e sull’evoluzione delle scorte. Da seguire anche la performance in Cina, che rappresenta una leva strategica per i prossimi anni. Altri temi chiave includono l’espansione nel segmento maschile e la gestione del mix promozionale, finora molto disciplinato.

Lululemon resta uno dei pochi brand capaci di combinare premium pricing, margini elevati e crescita globale. Ma in una fase di consumo più cauto, dovrà confermare la sua capacità di esecuzione e difendere il posizionamento senza dover ricorrere a sconti aggressivi.

Walgreens Boots Alliance (WBA) – prima dell’apertura

ATTENZIONE: titolo soggetto a OPA

Walgreens Boots Alliance è uno dei principali gruppi globali nella distribuzione farmaceutica e retail sanitario, con una rete estesa di farmacie negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri mercati europei. Il modello si basa sulla combinazione tra vendita al dettaglio, servizi di farmacia e, sempre più, offerta di servizi sanitari integrati.

Negli ultimi anni la società ha vissuto una fase complessa, con calo dei margini, stagnazione delle vendite in store e difficoltà nell’adattarsi a un contesto competitivo che richiede più efficienza e digitalizzazione. Le iniziative di rilancio hanno incluso investimenti in primary care, telemedicina e partnership strategiche, ma con risultati ancora incerti sul fronte della redditività.

Il titolo è tornato sotto i riflettori per indiscrezioni su una possibile OPA o operazione di MBO (management buyout), alimentate dai livelli molto bassi di valutazione, dal valore potenziale degli asset non core e dalla presenza di importanti investitori istituzionali nel capitale. Nulla di confermato, ma il mercato ne sta prezzando la possibilità.

I risultati trimestrali saranno rilevanti soprattutto per capire se il trend operativo si sta stabilizzando: vendite a parità di perimetro, andamento dei margini nella divisione US Retail Pharmacy e aggiornamenti sul piano di riduzione dei costi sono gli elementi più seguiti. In caso di conferme operative e con multipli ancora compressi, il titolo potrebbe beneficiare di un repricing anche senza operazioni straordinarie.

Walgreens resta un caso di turnaround aperto. Il potenziale esiste, ma il mercato chiede segnali più concreti di esecuzione e chiarezza strategica.

Worksport (WKSP) – durante la sessione

ATTENZIONE: Worksport è una micro-cap piuttosto di nicchia, non molto conosciuta dagli investitori istituzionali, ma con alcune caratteristiche interessanti per chi segue titoli small o ultra-small cap a forte componente speculativa.

Worksport è un’azienda americana attiva principalmente nella produzione di coperture per pickup truck (tonneau covers) e, più recentemente, nello sviluppo di soluzioni energetiche portatili, come generatori solari e sistemi di storage. L’idea di fondo è unire accessori automobilistici tradizionali a tecnologie green, con un focus sul mercato nordamericano.

La divisione storica (coperture per pickup) si basa su un business a basso margine e forte concorrenza, ma l’azienda ha cercato di differenziarsi lanciando la linea Terravis, che comprende un sistema solare integrato da montare sul retro del veicolo, con batteria e inverter per alimentare dispositivi in mobilità o in situazioni off-grid.

Attualmente le revenue sono molto contenute e l’azienda è in forte perdita, con operatività ancora limitata e fabbisogno di capitale ricorrente. La costruzione di uno stabilimento produttivo interno negli USA è in corso, ma richiede investimenti rilevanti. Il management punta su accordi OEM e su una base di clienti “green” e outdoor, ma non ci sono ancora partnership rilevanti annunciate.

Il titolo è ad altissima volatilità e spesso soggetto a movimenti speculativi, alimentati da comunicati stampa legati a sviluppi di prodotto o espansioni annunciate. La capitalizzazione è molto bassa e la liquidità limitata, rendendolo adatto solo a un pubblico abituato a operare in ambito micro-cap.

Worksport è un’idea potenzialmente innovativa, ma ancora lontana da validazione commerciale o sostenibilità finanziaria. Interessante da monitorare, ma ad alto rischio.

Venerdì 28 marzo

Humacyte (HUMA) – prima dell’apertura

Humacyte è una società biotech focalizzata sulla bioingegneria vascolare. L’obiettivo è sviluppare innesti vascolari umani acellulari (HAV – Human Acellular Vessels) per il trattamento di pazienti con malattie vascolari, traumi gravi e insufficienza renale in dialisi. La tecnologia si basa su tessuti biologici creati in laboratorio, progettati per essere trapiantati senza rischio immunologico e con maggiore durata rispetto agli innesti sintetici tradizionali.

Il candidato principale è in fase avanzata di sperimentazione clinica, con studi di fase III in corso per l’uso in contesti d’emergenza e in pazienti con accessi vascolari complessi. L’azienda collabora da tempo con il Dipartimento della Difesa statunitense e con la BARDA, puntando all’inserimento dell’HAV tra le tecnologie medicali strategiche in ambito militare e civile.

Negli ultimi mesi si è diffusa la voce, non confermata ufficialmente, che alcuni senatori statunitensi abbiano mostrato interesse verso la società o i suoi sviluppi, alimentando la speculazione su un possibile sostegno politico più marcato in caso di approvazione regolatoria o contratto governativo diretto.

Al momento Humacyte non genera ricavi commerciali e rimane dipendente da grant pubblici e accesso a capitale di rischio. Il cash burn è elevato e la possibilità di nuove emissioni non è esclusa. Tuttavia, l’approvazione dell’HAV da parte della FDA potrebbe rappresentare un punto di svolta, sia operativo che reputazionale.

Il titolo è adatto a investitori con alta tolleranza al rischio, ma il suo profilo è reso più interessante dal potenziale impatto sistemico della tecnologia e dalla crescente attenzione che riceve in ambienti istituzionali.