Diventare ricchi
Diventare ricchi, l’unico obiettivo logico del trading. In fretta, e con poca fatica.
Dall’alto dei miei vent’anni abbondanti di lavoro sui mercati finanziari, credo di poter azzardare una affermazione forte: l’unica finalità logica del trading, per la maggior parte delle persone, è diventare ricchi.
Fare la grana, detta in modo più prosaico.
Diventare ricchi è l’unico obiettivo.
Il trading non è un lavoro che deve semplicemente farci portare a casa uno stipendio, come un qualsiasi altro lavoro specialistico.
No: se uno dice che fa trading, o fa la grana vera, oppure è uno sfigato.
Far rendere il proprio capitale, arrotondare lo stipendio di un altro lavoro, guadagnare un flusso extra di remunerazione con cui togliersi qualche sfizio, accantonare un po’ di denaro in più per vivere più serenamente la pensione, non sono obiettivi degni di nota.
O diventi ricco, o non ha senso.
E se fai trading, l’unico obiettivo logico che potrai mai avere in testa è quello.
La ricchezza è l’unica finalità.
Di base, diventare ricchi è considerato la logica conseguenza del fare trading
Il fatto è che la ricchezza, se si fa trading, viene data per scontata.
Non è un obiettivo a cui tendere con l’esperienza, come per tutte le altre professioni.
Per un comune mortale che va a lavorare in azienda c’è un naturale percorso di crescita personale e professionale, che può passare da uno stage all’apprendistato, da un contratto a tempo determinato ad uno a tempo indeterminato, poi le promozioni, gli avanzamenti di carriera, e magari la dirigenza, prima o poi.
Per un imprenditore che lancia un progetto a partire da un’idea che sembra buona ci sono investimenti, fallimenti e successi, una crescita progressiva, magari l’assunzione di collaboratori e dipendenti, l’espansione, il successo.
C’è un percorso di crescita per tutto, nella vita, ma non per il trading.
Il successo ha una unica declinazione: la ricchezza.
E deve essere immediato.
Sono cambiati obiettivi e prospettive
Quando ad investire sui mercati finanziari erano i nostri genitori o i nostri nonni, l’obiettivo era difendere il capitale dall’inflazione, incassare i dividendi di aziende buone, guadagnare qualche soldo in più, se possibile.
Certo, non c’era la leva finanziaria, non c’erano ETF a leva, futures e opzioni.
Ma è soltanto questa la discriminante?
Io credo che la grande distinzione, di fondo, fosse in termini di obiettivi.
Ma di obiettivi di vita!
Lo stipendio doveva arrivare con il proprio lavoro, e il denaro accantonato veniva investito per non essere lasciato improduttivo su un conto corrente o su un libretto di risparmio.
Ma questa mentalità si è largamente persa.
I driver del cambiamento
La pubblicità martellante sui social e su certi canali mediatici ha creato una visione distorta del mondo finanziario.
Ha ingenerato l’insana ricerca spasmodica del massimo profitto nel minor tempo possibile.
E si tende spesso a dimenticare quanto chiaro parlino le statistiche in relazione alla percentuale di trader indipendenti che riesce a sbarcare il lunario.
Si tende a ignorare il fatto che il trading venga dipinto come una attività per tutti soltanto per attirare sempre più investitori ignoranti e avventati sui mercati.
Perché un investitore ignorante e avventato che ha i dollaroni negli occhi come Zio Paperone perché lo hai convinto che in Borsa si faccia la grana senza fatica è il pollo più facile da spennare che ci sia.
Se diventare ricchi viene visto come un obiettivo a portata di mano, allora è facile sentirsi furbi a non ascoltare chi invita a cambiare punto di vista, e a guardare ai mercati finanziari come un mezzo per obiettivi più “alti”.
Come ad esempio, generare un tesoretto per i propri figli, perché un domani possano avviare una attività imprenditoriale senza indebitarsi, o acquistare una casa senza dover per forza accendere un mutuo.
Avere una seconda fonte di reddito, accantonare qualcosa per fronteggiare gli imprevisti che dovessero manifestarsi all’improvviso.
Nulla di tutto questo rientra negli obiettivi naturali del trading.
Diventare ricchi o niente.
Ma che distanza c’è tra sogni e realtà?
Ho fatto un video sul diventare ricchi in Borsa, un po’ di tempo fa.
Se hai dodici minuti da perdere, lo trovi qui.
Ho parlato di cosa comporti fare solo trading come lavoro, e di quanto capitale richieda, ragionevolmente.
Certo, nulla è impossibile, ma bisogna saper valutare bene tutto prima di dare per scontato che si possa diventare ricchi e sostenersi economicamente allo stesso tempo con una attività così difficile come il trading.
Tra l’altro, in quel video ho ignorato la tassazione sui proventi.
Se provi a fare il calcolo, per avere i cinquemila euro al mese di cui parlo nel video, ma al netto delle tasse, devi incassarne quasi settemila (6750 circa, per l’esattezza).
E se devi guadagnare settemila euro al mese per vivere, quanti ne devi guadagnare per diventare ricco con il trading?