Quanto capitale ci vuole per fare trading?

La capitalizzazione è più importante di quanto credi

La maggior parte della pubblicità ingannevole che circola in rete a proposito del trading attiene specificamente a questa variabile: la capitalizzazione.

La domanda è semplice: quanto capitale serve per fare trading?

La risposta, però, è tutt’altro che semplice.

Il problema non è così banale come possa sembrare, perché il giusto capitale per fare trading non lo si determina a occhio, a sensazione, o di pancia.

Ed è in quest’ambito che i “maghi” del trading hanno sempre la soluzione pronta da tirare fuori dal proverbiale cilindro: la leva.

Perché tanto c’è la leva! Questa fantomatica leva finanziaria, soluzione a tutti i problemi del mondo, panacea di tutti i mali.

Prendi un titolo che sale, lo compri usando la massima leva disponibile, e il gioco è fatto!

Non c’è giorno nel quale io non subisca un bombardamento mediatico sui facili profitti che si possono realizzare oggi comprando azioni Amazon.

Si presentano come banner o pop-up su vari siti, o come pubblicità su tanti giochi che si fanno sugli smartphone.

La cantilena è sempre la stessa: migliaia di persone stanno guadagnando migliaia di euro alla settimana comprando azioni Amazon.

Qualche anno fa la pubblicità era tutta sulle opzioni binarie, in seguito vietate a più riprese dai legislatori europei in quanto prodotti poco trasparenti e troppo complessi per il pubblico retail.

Poi il martellamento si è spostato sul Forex, sul quale, dicevano gli spot, con 200 euro sul conto si potevano fare profitti stratosferici ogni giorno grazie alla leva 400.

Poi siamo passati ai CFD, dipinti come prodotti facili da usare e alla portata di tutti dai vari broker online come e-Toro, Markets.com, Plus500 e compagnia cantanti.

Oggi la gallina dalle uova d’oro è Amazon, domani, chissà (sicuramente le criptovalute…)!

No, non bastano mille euro sul conto

La leva finanziaria è forse la più potente arma di distruzione di masse di capitali disponibile oggi sui mercati.

Bastano mille euro sul conto, tanto puoi operare in leva venti senza problemi e quindi è come se ne avessi ventimila.

Così dicono.

Ma non ti dicono che la leva, a tutti gli effetti, è un finanziamento implicito.

Non ti dicono che se fai operazioni su più giorni devi pagare interessi elevati su quel prestito indiretto.

Non ti spiegano che la leva funziona nello stesso modo in tutte e due le direzioni, quindi amplifica anche le perdite, se ti trovi dalla parte sbagliata dell’operazione.

E se consideri che i clienti retail sono dalla parte sbagliata anche nel 90% dei casi, su alcuni strumenti, puoi ben immaginare come vada a finire, quasi sempre.

La leva è infida, perché riduce la necessità di capitale per aprire le posizioni, ma amplifica tutto il resto, ivi incluso il rischio.

“Leva is the enemy”, come ripete sempre Eric Packer, un mio “amico” su Facebook.

Mai incontrato fisicamente, ma facciamo delle bellissime chiacchierate via Messenger, ed è uno dei maggiori esperti di finanza che io abbia mai conosciuto, un individuo dotato di una cultura pazzesca.

Ci vuole la giusta capitalizzazione per lavorare in Borsa

Del resto, Larry Williams, uno dei più grandi protagonisti del trading mondiale, afferma più volte nei propri manuali, best seller a livello globale, che in una singola operazione non si dovrebbe mai mettere a rischio più dell’1% del proprio capitale.

Se sul conto ci sono mille euro, capisci bene le implicazioni della regola aurea di Larry: non devi rischiare più di dieci euro in una singola operazione. Dove pensi di andare, mettendo a rischio soltanto dieci euro alla volta?

Puoi decidere di rischiare di più, ovvio, ma devi accettarne le conseguenze: tipicamente, maggiore è il rischio, minore è la longevità del conto del trader inesperto…

La capitalizzazione è fondamentale.

Perché le perdite, che sono inevitabili, non devono segnarti, né finanziariamente, né psicologicamente. Perdere qualche centinaio di euro su un capitale di mille o di centomila euro ha un impatto molto diverso, anche dal punto di vista della serenità che ti serve per andare avanti dopo aver subito la perdita.

Se pensi che quanto ho appena detto sia ovvio, allora non si spiega perché tanti credano ancora di poter guadagnare tanto denaro con mille euro sul conto di trading.

Purtroppo, non è affatto ovvio.

Ho dedicato anche un video a questa materia così complessa e importante.

Eccolo: