20 ore di corso opzioni a soli 37 euro…
Insegnare bene non è facile: la mia esperienza
E anche un bel libro da leggere per completare il quadro.
Se hai provato a seguire qualche corso sulle opzioni potresti aver sofferto uno o più dei problemi seguenti:
- argomenti presentati senza un filo logico;
- docente incapace di spiegare in termini semplici i concetti;
- un bombardamento di nozioni senza alcuna contestualizzazione pratica;
- un linguaggio troppo tecnico;
- materiali didattici di pessima qualità;
- non ci hai proprio capito niente, o quasi.
Insegnare bene non è facile.
Io lo so perché lo faccio da tantissimo tempo e all’inizio non ero di certo un fenomeno.
Ho cominciato nel 2003 nelle aule di IW Bank.
IW Bank a quel tempo si distingueva per una grande attenzione al cliente.
Presto si rese conto che il modo migliore di avere clienti capaci di fare trading in modo corretto, con un occhio attento al rischio e con le competenze necessarie per sbagliare il meno possibile, era offrire formazione professionale insieme ai servizi di trading.
Ma IW Bank si rese anche subito conto che affidare la formazione a soggetti esterni di comprovata professionalità avrebbe dato una immagine migliore, più seria.
E per le opzioni chiamò me.
Ricordo bene la mia prima lezione.
Non avevo mai parlato in pubblico, se non alla discussione della mia tesi di laurea.
Ma quel giorno a Milano c’erano oltre 120 persone in sala, ed ero teso come una corda di violino.
Parlai circa 8 ore senza mai staccare le mani dal pc della sala.
Ma andò benone, perché fin da subito avevo capito che al di là del corso in sé era importante lasciare del materiale di ottima qualità, una bella presentazione lunga, densa di contenuti e di idee, che potesse essere letta e riletta una volta tornati a casa.
E così avevo fatto: avevo creato una presentazione di circa 150 pagine, dense di contenuti. Praticamente un libro sulle opzioni.
In tutta onestà, durante la prima lezione quella presentazione così lunga e densa è tornata molto utile anche a me…
Perché così ho sempre avuto sott’occhio una traccia precisa di cosa dire e con quale ordine logico.
Volevo che il corso fosse chiaro, utile ed esauriente.
Avevo studiato tutto nei minimi dettagli, tagliato e spostato più volte varie parti della presentazione, cercato di mettere tutto nel giusto ordine.
Da allora è passata molta acqua sotto i ponti, come si suol dire.
Ho fatto tante altre lezioni sul trading in opzioni nelle aule di IW Bank, e sono intervenuto più volte alle fiere di Rimini, Forlì (vi si svolse la fiera Tradando per alcuni anni) e Milano.
Poi sono passato alle aule universitarie.
Utenti diversi, stesso approccio: ok la teoria, ma anche tanta pratica, per coinvolgere di più e far toccare con mano anche il mondo reale al di là dei libri e di ciò che funziona solo sulla carta.
Così, negli anni ho diffuso la conoscenza delle opzioni a oltre tremila studenti e ho raccolto anno dopo anno le critiche e i suggerimenti, apportando progressivamente modifiche a materiali che ormai non cambio più da circa cinque anni.
Non so se siano perfetti, onestamente, non ho questa presunzione.
Ma dall’alto della mia lunga esperienza come trader e docente non sono ancora riuscito a trovare un modo migliore di spiegare le cose.
Il mio libro sulle opzioni e il nuovo percorso didattico
A dire il vero, nella nuova edizione del libro “Opzioni: capirle prima di usarle“, che fa parte del mio percorso didattico, ho deciso di inserire una breve introduzione che ho chiamato in modo molto evocativo: “Sfida accettata: le opzioni in tre sole pagine“.
Mi sono chiesto se fosse possibile far capire la logica di fondo delle opzioni con poche parole semplici, senza alcun grafico, senza paroloni.
Rimandando poi agli approfondimenti successivi, ovvio, ma volevo tentare di condensare in poco spazio tutto l’essenziale, quei pochi ma chiari concetti di base delle opzioni.
Cosa sono le opzioni? Cosa ci posso fare? Ecco, questi concetti, soprattutto.
Ci avevo già provato con il primo pezzo del mio percorso didattico, “Le opzioni in 60 minuti“.
Ma quello che ho fatto nel nuovo libro è diverso.
Molto più semplificato, molto più terra-terra.
La sfida è far capire le logiche, e soprattutto le opportunità, delle opzioni in sole 683 parole, con un linguaggio che possa raggiungere chiunque, con qualsiasi bagaglio culturale alle spalle.
Credo di aver aver raggiunto l’obiettivo, ma non devo essere io a dirlo.
Spero di poter avere presto un tuo responso spassionato.
E obiettivo.
Amo le critiche costruttive.
Perché sono queste che mi hanno portato a crescere e ad innalzare costantemente la qualità del mio lavoro per quasi vent’anni.
Il mio percorso didattico da venti ore comincia qui —–>>>>>
Buona giornata e buon lavoro.
Domenico