La prova incontrovertibile che le opzioni sono la scelta giusta
Perché non puoi fare a meno delle opzioni
Le opzioni sono strumenti potenti.
Può darsi che questo concetto ti sia stato espresso tantissime volte, da tante persone diverse.
Io stesso in diversi miei articoli ho tessuto le lodi di questi strumenti.
Ti ho detto che non puoi non considerarle nel tuo portafoglio di strategie.
Ho detto che non puoi non prenderle in considerazione per diversificare i tuoi rischi.
Sono vantaggiose perché ti permettono di beneficiare di qualsiasi fase di mercato, ivi incluse le fasi laterali, nelle quali tutte le strategie lineari smettono di funzionare, o peggio si fanno ingannare da tanti falsi segnali.
Bene, oggi vado oltre.
Oggi ti dimostro, numeri alla mano, che è proprio così.
Che non puoi fare a meno delle opzioni.
Non puoi non mettere nel tuo portafoglio almeno una strategia in opzioni.
Quello che vado a mostrarti è il risultato di un backtest unito ad un out of sample reale.
Risultati concreti, misurabili, dimostrabili.
Il periodo di copertura è dal 2008 ad oggi, quindi incorpora anche il biennio da incubo conseguente al fallimento di Lehman Brothers.
Ti dirò di più.
Il backtest incorpora tutte le commissioni di negoziazione.
Ed è stato condotto considerando come prezzo di esecuzione delle operazioni sempre quello peggiore possibile: il denaro dove si è venduto, la lettera dove si è comprato.
La strategia è relativamente banale: si vendono allo scoperto put su determinate azioni.
Quando a scadenza ci si trova sotto strike venduto ci si fa esercitare, si prende in carico il titolo, si vendono call contro il titolo stesso e si vendono altre put per mediare il prezzo al ribasso.
È tutto qui.
La strategia che impiego nel workshop naked put selling.
Ci sono alcuni filtri operativi, certo.
Si opera solo su alcuni titoli attentamente selezionati, certo.
Si opera secondo determinati criteri codificati, che solo gli iscritti al workshop conoscono, ovviamente.
La scelta dei titoli è determinante, perché tutto alla fine si riconduce ad un annoso problema, l’incubo di tutti i trader improvvisati: ottimizzare il rendimento sul capitale senza rischiare di finire in crisi di liquidità (o di margini, se parliamo di derivati).
Il grosso del mio lavoro è stato quello, in effetti.
Poi ci vogliono i dati, ovviamente, altrimenti rimane un puro esercizio intellettuale.
Ma prima di porsi il problema dei dati bisogna capire che il perno centrale di tutto è la gestione del denaro.
Poi ci sono altre questioni, ovviamente.
La pazienza.
Te ne ho già parlato.
Ma lo ribadisco.
Perché questo è un gioco di pazienza.
È un gioco che richiede un cambio di mentalità rispetto al trading “tradizionale”.
Ma non voglio tediarti, ho già parlato di queste cose in altri articoli.
Li trovi nelle pagine del blog sul sito.
Perciò bando alle chiacchiere e veniamo ai fatti.
Esempi di grafici per l’analisi della strategia
Ti farò vedere tre grafici, riferiti all’intero periodo considerato per l’analisi della strategia.
Sono i grafici di tre dei titoli che utilizzo mensilmente per la mia operatività.
Non ti dirò quali titoli sono, perché fanno parte del segreto industriale del workshop.
Sono certo che capirai.
I grafici arrivano fino ai giorni nostri, ma non è tutto backtest ciò di cui ti parlo: da ottobre 2019 la strategia gira in reale nel workshop; e io personalmente la applico in reale da molto più tempo.
Puoi vedere la equity line aggiornata all’ultima scadenza utile (il 21 febbraio oggi) nella pagina dedicata al workshop naked put selling.
Primo grafico
Primo grafico: titolo M*** – barre settimanali 2008-2020
Data di partenza (primo segnale operativo sfruttabile): 21 aprile 2008.
Ultimo rilevamento contabile: 21 febbraio 2020.
Movimento di prezzo del titolo: da 11.97 a 24.43$.
Su questo scostamento di prezzo torniamo tra poco.
Ebbene, la strategia applicata a questo titolo nel lasso di tempo di cui sopra ha prodotto un profitto complessivo netto di 15362$.
Con quale capitale impiegato, ti chiederai?
Ottima domanda.
Ti posso dire che nel momento di picco massimo di impiego di liquidità si andava a mercato con 13913$, ma in media si era impegnati per 4700$.
La massima permanenza a mercato per singola operazione è stata di un anno e mezzo (ti ho già detto che questo gioco richiede un po’ di pazienza?).
Con 4700$ si potevano comprare circa 4 lotti di azioni nel 2008.
Ad oggi ti farebbero guadagnare circa 5 mila dollari.
Cioè meno di un terzo rispetto alla strategia in opzioni.
E in tutta onestà dubito fortemente che tu avresti mantenuto la posizione aperta sul titolo fino ad oggi.
Anche perché alla fine del 2018 stava a poco più di 14 dollari.
Se non fosse stato per il boom del 2019…
Sai a quanto saresti stato di profitto netto consolidato al 21 dicembre 2018, quando il titolo stava a 14.89$?
Con i 4 lotti di azioni saresti stato a ben +800 dollari circa.
Con la strategia in opzioni… +13600 dollari circa.
Devo aggiungere altro?
Secondo grafico
E veniamo al secondo titolo.
Questo è tosto!
I*** – barre settimanali 2010-2020 (prima del 2010 il titolo quotava meno di 2$, l’operatività non era fisicamente possibile)
Data di partenza (primo segnale operativo sfruttabile): 13 settembre 2010.
Ultimo rilevamento contabile: 21 febbraio 2020.
Movimento di prezzo del titolo: da 3.18 a 18.06$!
Profitto netto consolidato sul titolo con la strategia in opzioni: 26745$.
Picco massimo di impiego di liquidità: 9663$, ma in media si era impegnati per 2530$.
Massima permanenza a mercato: 1 anno.
Con 2530$ si potevano comprare circa 8 lotti di azioni nel 2010.
Ad oggi ti farebbero guadagnare circa 12 mila dollari.
Un po’ meno in realtà, ma poco importa.
Questo titolo è esploso, non so se te ne sei reso conto.
Ha moltiplicato per 6 volte.
Eppure con la strategia in opzioni tu avresti guadagnato oltre il doppio rispetto al buy & hold, ammesso e non concesso che tu avessi tenuto il titolo per tutto il tempo.
Non serve che io ti dica, infatti, che quando ti trovi con una posizione che raddoppia, triplica, ecc…
È molto difficile rimanere in posizione senza portare a casa il guadagno…
Tenere botta fino alla fine e prendersi tutto il movimento che moltiplica per sei volte il capitale è roba da pochi.
E perché poi dovresti vendere allora a 6 volte l’investimento?
E se magari sale ancora?
No.
Non avresti retto lo stress del “e se domani storna?”.
“E se la prossima trimestrale delude il mercato e mi fa un -30% nei denti?”.
Siamo obiettivi!
Ah, dimenticavo: il titolo è esploso sì, ma solo dal 2017 in avanti.
Molti avranno gettato la spugna ben prima di arrivare a vedere profitti importanti.
Pensi che tu avresti tenuto botta fino alla fine?
Terzo grafico
Terzo e ultimo titolo.
F*** – barre settimanali 2008-2020
Data di partenza (primo segnale operativo sfruttabile): 25 aprile 2008.
Ultimo rilevamento contabile: 21 febbraio 2020.
Movimento di prezzo del titolo: da 12.08 a 38.84$!
Profitto netto consolidato sul titolo con la strategia in opzioni: 13506$.
Picco massimo di impiego di liquidità: 9400$, ma in media si era impegnati per 2086$.
Massima permanenza a mercato: un po’ meno di 1 anno e mezzo (17 mesi per l’esattezza).
Con 2086$ non si compravano nemmeno 2 lotti di azioni nel 2008, ma facciamo conto tondo e diciamo 2 lotti.
Ad oggi ti farebbero guadagnare circa 5350 dollari.
Meno della metà di quello che ha reso la strategia in opzioni.
Stando a mercato molto meno tempo.
Con poche operazioni.
E questo vale anche per gli altri due titoli di cui sopra.
Ultima nota, ma di certo non poco importante: la strategia applicata è davvero banale.
Tanto banale che chiunque la può replicare per conto suo.
Basta capire bene come funziona.
E a questo è dedicato il workshop naked put selling, durante il quale segui un anno di operatività guidata e intanto apprendi tutti i dettagli della strategia, così da poter essere autonomo al termine del corso.
Hai ancora dubbi sul perché dovresti seriamente cominciare a fare trading in opzioni?
Ho preparato alcuni video che illustrano bene come funziona il tutto.
Li trovi a questo link —–>>>>>
Guardali, e se poi hai delle domande da farmi puoi utilizzare il form di contatto che trovi sotto l’ultimo di essi per prenotare un appuntamento telefonico con me.
Buona rivoluzione.
Domenico Dall’Olio